Riz Ortolani

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Riz Ortolani nel 1955

Riz Ortolani, all'anagrafe Riziero Ortolani (Pesaro, 25 marzo 1926Roma, 23 gennaio 2014), è stato un direttore d'orchestra e compositore italiano principalmente di colonne sonore cinematografiche e televisive.

Ha ottenuto due nominations ai premi Oscar: alla miglior canzone ai Premi Oscar 1964 con il brano More, contenuto nella colonna sonora di Mondo cane e la seconda ai Premi Oscar 1971 per il brano Till Love Touches Your Life nel film La valle dei Comanches. Ha vinto un Golden Globe per la migliore canzone originale nel 1966, per la canzone Forget Domani nel film Una Rolls-Royce gialla. Ha vinto inoltre tre David di Donatello su nove candidature e tre Nastri d'argento.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ultimo di sei fratelli, a dodici anni fu iscritto da suo padre, appassionato di opera lirica, al Conservatorio Gioachino Rossini della sua città natale, dove studiò composizione e flauto.[1] Diplomatosi a 19 anni, entrò nell'orchestra stabile di Pesaro come primo flauto. A 22 anni fu ingaggiato a Roma come pianista in una sala da ballo e successivamente entrò nella Rai come arrangiatore di orchestre radiofoniche. Nei primi anni cinquanta fondò una jazzband e nel 1954 firmò la sua prima trasmissione come direttore d'orchestra per il programma radiofonico Occhio magico.

Tra il 1955 e il 1960 visse prevalentemente all'estero lavorando come direttore d'orchestra in prestigiosi locali da ballo, tra cui il Ciro's di Hollywood; nel 1956 in Messico sposò con rito civile la cantante Katyna Ranieri. Il matrimonio fu trascritto in Italia solo otto anni dopo, con la celebrazione del rito religioso. La coppia ha avuto una figlia Rizia Ortolani. Rientrato in Italia nel 1961, scrisse con Nino Oliviero la colonna sonora per il film di Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara e Franco Prosperi Mondo cane, la cui canzone dei titoli di testa (More) vinse un Grammy e fu candidata all'Oscar come canzone originale.

More fu un enorme successo internazionale e nel giro di pochi anni venne incisa in più di trecento versioni. Ortolani fondò poi un'orchestra di musica leggera che portava il suo nome e con essa girò il mondo proponendo musica propria e di vari altri compositori, realizzando diverse incisioni di dischi 78 giri sotto etichetta RCA Italiana con il cantante Rino Loddo, anche in duetti con Katyna Ranieri. Un'altra sua composizione famosa è quella dei titoli per il film O' Cangaceiro del 1970, diretto da Giovanni Fago.

Riz Ortolani è tra i pochi artisti italiani ad aver realizzato composizioni sporadiche, ma anche interi album, per diretta committenza di alcune tra le più rilevanti major discografiche internazionali: da ricordare il 33 giri del 1967 interamente prodotto negli Stati Uniti dalla United Artist "Sound of Christmas", in cui duetta col celebre chitarrista jazz Al Caiola.[2]

Ortolani scrisse oltre 200 colonne sonore, tra le quali un gran numero di western e molti gialli italiani. Tra le sue colonne sonore più note: Il sorpasso (1962), La battaglia di Fort Apache (1964), La settima alba (1964), Danza macabra (1964), Africa addio (1966), I giorni dell'ira (1967), Lo sbarco di Anzio (1968), La valle dei Comanches (1970), Addio zio Tom (1971), Fratello sole, sorella luna (1972), Sette orchidee macchiate di rosso (1972), Una ragione per vivere e una per morire (1972), Non si sevizia un paperino (1972) e Cannibal Holocaust (1980). Ha inoltre composto le colonne sonore di diversi film di Tinto Brass, tra cui Miranda, Capriccio, Paprika, L'uomo che guarda e Fermo posta Tinto Brass', di Damiano Damiani, tra cui Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica (1971), Girolimoni, il mostro di Roma (1972) e Io ho paura (1977), nonché di svariati film di Pupi Avati, come Aiutami a sognare (1981), Una gita scolastica (1983), Festa di laurea (1985), Regalo di Natale (1986), Ultimo minuto (1987), Storia di ragazzi e di ragazze (1989), Fratelli e sorelle (1991), Magnificat (1993), Il testimone dello sposo (1997), I cavalieri che fecero l'impresa (2001), Il cuore altrove (2003), La rivincita di Natale (2004), La seconda notte di nozze (2005), Ma quando arrivano le ragazze? (2005).

Ha curato le musiche di diversi sceneggiati televisivi, tra cui soprattutto i più famosi tra quelli diretti da Anton Giulio Majano, come La cittadella (1964), David Copperfield (1965), La fiera della vanità (1967), La freccia nera (1968), E le stelle stanno a guardare (1971), e inoltre di Ritratto di donna velata di Flaminio Bollini e della prima miniserie La piovra, di Damiano Damiani. Nel 2004, nell'ambito del premio Pippo Barzizza, gli è stato assegnato il Trofeo alla carriera in qualità di arrangiatore e compositore. La sua prima opera lirica, Il principe della gioventù, è andata in scena prima mondiale al Teatro La Fenice di Venezia il 4 settembre 2007. Sue musiche sono state usate per i film Kill Bill: Volume 1 nel 2003, Kill Bill: Volume 2 nel 2004, Bastardi senza gloria nel 2009, Drive nel 2011 e Django Unchained nel 2012.

Muore a Roma il 23 gennaio 2014, all'età di 87 anni[3]. Il funerale è celebrato, dopo due giorni, nella basilica di Santa Maria in Montesanto in piazza del Popolo. Per sua volontà le ceneri sono custodite in una scultura a lui dedicata nel cimitero di Pesaro.[4][5][6]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Programmi radiofonici Rai[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Patrizi, Ortolani, Riz, in Enciclopedia del cinema, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004.
  2. ^ Al Caiola And Riz Ortolani - Sound Of Christmas, su Discogs. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  3. ^ È morto Riz Ortolani, il maestro delle colonne sonore, in La Repubblica, 23 gennaio 2014. URL consultato il 24 gennaio 2014.
  4. ^ I funerali di Riz Ortolani: Pupi Avati e Franco Nero in lacrime, su Oggi - People, 28 gennaio 2014. URL consultato il 27 marzo 2024.
  5. ^ il Resto del Carlino, Addio a Riz Ortolani: grande compositore per il cinema che volle scrivere l’inno della sua città, su il Resto del Carlino, 24 gennaio 2014. URL consultato il 27 marzo 2024.
  6. ^ Carmelo Pezzino, A quasi tre anni dalla scomparsa del musicista Riz Ortolani, nato a Pesaro, su TGFuneral24, 2 ottobre 2016. URL consultato il 27 marzo 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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